“Lasciamo un'azienda in salute”: il segretario Teodoro Lonfernini traccia un bilancio dell'attività dell'Aass al termine del suo mandato. Con un 2023 che si chiude in utile e il superamento di pandemia e crisi energetica, Lonfernini rivendica i risultati nel “risanamento” dell'azienda, “senza aver messo le mani - rimarca - nelle tasche dei cittadini”.
Il 2023 si è chiuso con oltre 39 milioni di utile lordo. Di questi, più di 30 milioni sono stati accantonati per nuovi progetti. Circa 5 milioni di utili sono già tornati allo Stato. Il Segretario non risparmia critiche alla gestione politica dell'Aass da parte del Governo di Adesso.sm, ricordando una situazione difficile dei conti in quel periodo.
"La nostra missione in questi anni è stata far riguadagnare solidità alla prima azienda del Paese per l'erogazione dei servizi - dice Lonfernini - guardando al bilancio e al superamento di crisi energetiche che avrebbero potuto generare un default finanziario. Un'attività che ha avuto, come fattore comune, il consolidamento dell'impresa, guardando all'erogazione dei servizi essenziali verso i cittadini e all'approvvigionamento sostenibile"
La liquidità, a fine 2023, ammontava a 58,4 milioni di euro. Da Lonfernini un ringraziamento ad azienda e dipendenti per i risultati. Sul fronte innovazioni, il segretario cita, ad esempio, il cablaggio dell'intero Paese in fibra ottica. E gli investimenti per garantire elettricità a San Marino, come quello per l'impianto eolico in Liguria. Il prezzo dell'energia sul Titano, ricorda, resta molto più vantaggioso rispetto all'Italia. Al centro anche le tariffe sociali per chi è in difficoltà. “Abbiamo riavviato la trattativa con il gruppo Terna” per i tralicci, aggiunge Lonfernini, dopo che il contratto era stato fatto “decadere” per motivi politici.
“Ogni anno investiamo quasi 8 milioni di euro per le reti”, spiega il direttore Aass, Raoul Chiaruzzi, da quella idrica all'elettrica, fino ai nuovi contatori. Tra gli altri investimenti: la ristrutturazione dell'impianto a San Giovanni, i lavori alla rete fognaria e la bonifica dell'area ex Beccari che si concluderà a giorni. Il presidente Francesco Raffaeli sottolinea il dato sul recupero crediti per bollette non pagate che ha portato nelle casse dell'azienda circa 6 milioni di euro, dal 2021 al 2023. 300 i piani di rientro, di cui 174 conclusi.
Nel servizio l'intervista a Teodoro Lonfernini, segretario di Stato con delega ai rapporti con l'Azienda dei Servizi