Dicono il loro fermo “no” alla prospettata integrazione tra Bsm e Carisp. Sono i soci dell'Ente Cassa di Faetano, organismo che ha circa il 90% delle azioni di Banca di San Marino. In un incontro con i giornalisti presentano una lettera, indirizzata a Presidente e Consiglio di amministrazione del loro Ente, in cui chiedono un'assemblea straordinaria che dovrà avere un preciso ordine del giorno: deliberare preventivamente il “diniego” di qualsiasi integrazione, fusione, cessione di rami d'azienda o attività patrimoniali o, più in generale, qualsiasi operazione di finanza straordinaria tra Banca di San Marino e Cassa.
Sono 131 le firme già raccolte tra i soci dell'Ente Cassa, su un totale di circa 350 componenti. Sottoscrizione ancora aperta, precisano. I firmatari esprimono preoccupazione, parlando di una perdita di valore, di fuga di depositi e di una diminuzione della fiducia della clientela. Esprimono poi disappunto per la decisione di affidare uno studio di fattibilità sulla questione ad un'unica realtà, la KPMG, invece di offrirlo a uno specifica società di fiducia per tutelare Bsm.
Mauro Torresi
Nel servizio, l'intervista a Giuseppe Guidi, uno dei soci dell'Ente Cassa firmatari
La lettera integrale inviata a Presidente e CdA Ente Cassa Faetano
Sono 131 le firme già raccolte tra i soci dell'Ente Cassa, su un totale di circa 350 componenti. Sottoscrizione ancora aperta, precisano. I firmatari esprimono preoccupazione, parlando di una perdita di valore, di fuga di depositi e di una diminuzione della fiducia della clientela. Esprimono poi disappunto per la decisione di affidare uno studio di fattibilità sulla questione ad un'unica realtà, la KPMG, invece di offrirlo a uno specifica società di fiducia per tutelare Bsm.
Mauro Torresi
Nel servizio, l'intervista a Giuseppe Guidi, uno dei soci dell'Ente Cassa firmatari
La lettera integrale inviata a Presidente e CdA Ente Cassa Faetano
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