“L'ultima parola spetterà agli azionisti, così come l'ultima responsabilità”. A dirlo è Domenico Lombardi all'indomani della conferenza stampa convocata da un gruppo di soci dell'Ente Cassa di Faetano per protestare contro l'ipotesi di integrazione tra Bsm e Cassa di Risparmio.
“Nessuna decisione è stata presa in merito”, puntualizza l'amministratore delegato di Banca di San Marino che, di fatto, difende la scelta di aver avviato un'“analisi strategica”, affidata alla Kpmg, per capire, spiega, se ci siano “convenienze” per Banca di San Marino ad avviare un nuovo polo creditizio.
La notizia aveva provocato il disappunto dei soci dell'Ente che ha il 90% circa delle azioni della banca. Per questo hanno presentato una raccolta firme che ha già ottenuto 131 sottoscrittori sui circa 350 soci. La loro richiesta è di convocare un'assemblea straordinaria per dire un “no” preventivo a qualsiasi “operazione di finanza straordinaria” con Cassa di Risparmio.
Ma cosa si intende per “nuovo polo creditizio”? L'idea è di avviare una nuova banca in grado di creare, dice Lombardi, “sviluppo e prosperità e di offrire condizioni più vantaggiose alla clientela”. “Ma è tutto da valutare”, puntualizza. Una volta completato, lo studio passerà al vaglio degli azionisti.
L'amministratore delegato risponde poi ai soci firmatari che hanno parlato di “fuga di depositi”. “E' da irresponsabili – dichiara Lombardi – suscitare inutili allarmismi”. “Il compito del management – prosegue – è prospettare soluzioni. In tutto il mondo le aziende tendono a esplorare nuovi modi di essere efficienti ed efficaci. E continueremo a prospettare soluzioni”.
Mauro Torresi
“Nessuna decisione è stata presa in merito”, puntualizza l'amministratore delegato di Banca di San Marino che, di fatto, difende la scelta di aver avviato un'“analisi strategica”, affidata alla Kpmg, per capire, spiega, se ci siano “convenienze” per Banca di San Marino ad avviare un nuovo polo creditizio.
La notizia aveva provocato il disappunto dei soci dell'Ente che ha il 90% circa delle azioni della banca. Per questo hanno presentato una raccolta firme che ha già ottenuto 131 sottoscrittori sui circa 350 soci. La loro richiesta è di convocare un'assemblea straordinaria per dire un “no” preventivo a qualsiasi “operazione di finanza straordinaria” con Cassa di Risparmio.
Ma cosa si intende per “nuovo polo creditizio”? L'idea è di avviare una nuova banca in grado di creare, dice Lombardi, “sviluppo e prosperità e di offrire condizioni più vantaggiose alla clientela”. “Ma è tutto da valutare”, puntualizza. Una volta completato, lo studio passerà al vaglio degli azionisti.
L'amministratore delegato risponde poi ai soci firmatari che hanno parlato di “fuga di depositi”. “E' da irresponsabili – dichiara Lombardi – suscitare inutili allarmismi”. “Il compito del management – prosegue – è prospettare soluzioni. In tutto il mondo le aziende tendono a esplorare nuovi modi di essere efficienti ed efficaci. E continueremo a prospettare soluzioni”.
Mauro Torresi
Riproduzione riservata ©