C'erano tutti: governo, maggioranza, parti sociali ed economiche, associazioni di categoria, consumatori, banche e università riunite per lavorare sulla prima fase del progetto San Marino 2030 vale a dire le iniziative per l'anno 2021. Prima constatazione durante il workshop: l'epoca Covid e il background che caratterizza il Paese non consentiranno un ritorno al business così come finora è stato inteso. E' infatti dalle crisi – si è detto - che nascono nuove opportunità, con una “visione attenta alle effettive risorse del territorio ma proiettata al futuro”. Impresa, Sviluppo, Fiscalità, Attrattività e Reputazione sono i 5 pilastri su cui poggia il progetto e che guarda ad internazionalizzazione, turismo, relazioni e identità digitali come sfide prioritarie.
Positiva la partecipazione al dibattito con diversi feedback che nella fase esecutiva non verranno trascurati – assicura la Segreteria di Stato all'Industria. “L'allineamento registrato da tutti i settori economici rispetto agli obiettivi principali per l'anno in corso, - conferma il Segretario Fabio Righi - un'ottima base di partenza per dare gambe al progetto e disegnare una nuova identità economica per il Paese”. Molteplici i passaggi specifici per definire una nuova competitività: “dagli interventi strutturali, alla semplificazione e potenziamento delle norme, quindi tutto ciò che riguarda la la digitalizzazione, le nuove tecnologie, e naturalmente le grandi riforme, fino il rafforzamento dell'offerta dell'educazione.