Nonostante il mercato sia da anni stagnante, scrive la Confederazione Sammarinese del Lavoro, le società immobiliari in territorio sono arrivate a 330, e l'85% non ha dipendenti. Fenomeno che si spiega, per il sindacato, col fatto che 'sempre più persone fisiche o giuridiche trasferiscono le proprietà personali o dell'impresa in società distinte per pagare meno tasse o per rendere inattaccabili i beni in eventuali situazioni debitorie'.
'La gran parte delle imprese dichiara di non produrre reddito', allegando una indagine che analizza negli ultimi anni l'andamento delle aziende senza dipendenti diminuite di 267 unità (-6%) in 7 anni. Ma a fronte dell'ipotesi di un consolidamento della struttura delle aziende, in realtà, c'è una diminuzione generale delle imprese senza dipendenti, salvo tre eccezioni: finanziario, sanità e assistenza sociale ed immobiliare, all’interno delle quali sono invece aumentate.
La Csdl approfondisce poi proprio le immobiliari, cresciute negli anni, fino alle attuali 330, di cui 280 non hanno dipendenti, cioè l’85%. "Non è tanto questa la sorpresa - prosegue la nota -, bensì il fatto che a San Marino vi sia una società immobiliare ogni 100 abitanti, bambini compresi. Peraltro, al 31 marzo 2024 sono aumentate ancora, raggiungendo le 339 unità".
La spiegazione del sindacato, è che sia un escamotage 'per pagare meno tasse o per rendere inattaccabili i beni'. "Uno dei punti qualificanti della riforma del mercato del lavoro - conclude Csdl - era la decisione di porre un freno alle società senza dipendenti, ma con provvedimenti successivi, proprio gli immobiliaristi sono stati esentati dall'Amministratore operativo previsto dalla legge".