Il terremoto economico che sta scuotendo le Borse di tutto il mondo riapre, anche a San Marino, il problema del rapporto con il sistema creditizio. Lo dicono il Presidente dell’Asdico Augusto Gatti e la Presidente dello Sportello Consumatori Donatella Zanotti.
A San Marino la legge che prevede un fondo interbancario a difesa dei risparmiatori è arrivata solo nel 2005. Due anni dopo il Consiglio ha approvato una finanziaria che affidava al Governo il compito di attuare il fondo di garanzia entro il 30 giugno di quest’anno mentre invece continua a rimanere chiuso nel cassetto. In Italia, ad esempio, esiste una delle coperture più alte, 103mila euro, che potrebbero essere di esempio per la Repubblica.
Per le due associazioni è evidente che la mancata costituzione di questo fondo è dovuta, oltre alle responsabilità di Governo e Banca Centrale, anche alle resistenze delle banche sammarinesi che, come prevede la legge, devono partecipare direttamente alla sua costituzione. Favorevoli all'aumento delle assicurazioni dei depositi i ministri dell'Unione Europea, ma le risposte sono rimaste diverse e nazionali.
Di concreto, invece, ci sarebbe la proposta di alzare la soglia proprio per garantire i depositi bancari, finora fissata a 20.000 euro. Resta l'appello congiunto che i governi dell'Unione rivolgono ai mercati e ai risparmiatori, nella speranza di attenuare l'impatto devastante che la crisi dei mutui sta avendo sulle Borse del Vecchio Continente.“Nessun risparmiatore nelle banche dei nostri Paesi ha subìto perdite – dicono da Bruxelles – e continueremo a prendere le misure richieste per proteggere il sistema e i risparmiatori”.
Intanto è durato lo spazio di una pausa pranzo il recupero delle Borse europee dopo l'azione congiunta con cui le maggiori Banche centrali del mondo hanno tagliato il costo del denaro di mezzo punto percentuale. Poi i mercati sono ripiombati nel panico e gli indici guida in ribasso.
A San Marino la legge che prevede un fondo interbancario a difesa dei risparmiatori è arrivata solo nel 2005. Due anni dopo il Consiglio ha approvato una finanziaria che affidava al Governo il compito di attuare il fondo di garanzia entro il 30 giugno di quest’anno mentre invece continua a rimanere chiuso nel cassetto. In Italia, ad esempio, esiste una delle coperture più alte, 103mila euro, che potrebbero essere di esempio per la Repubblica.
Per le due associazioni è evidente che la mancata costituzione di questo fondo è dovuta, oltre alle responsabilità di Governo e Banca Centrale, anche alle resistenze delle banche sammarinesi che, come prevede la legge, devono partecipare direttamente alla sua costituzione. Favorevoli all'aumento delle assicurazioni dei depositi i ministri dell'Unione Europea, ma le risposte sono rimaste diverse e nazionali.
Di concreto, invece, ci sarebbe la proposta di alzare la soglia proprio per garantire i depositi bancari, finora fissata a 20.000 euro. Resta l'appello congiunto che i governi dell'Unione rivolgono ai mercati e ai risparmiatori, nella speranza di attenuare l'impatto devastante che la crisi dei mutui sta avendo sulle Borse del Vecchio Continente.“Nessun risparmiatore nelle banche dei nostri Paesi ha subìto perdite – dicono da Bruxelles – e continueremo a prendere le misure richieste per proteggere il sistema e i risparmiatori”.
Intanto è durato lo spazio di una pausa pranzo il recupero delle Borse europee dopo l'azione congiunta con cui le maggiori Banche centrali del mondo hanno tagliato il costo del denaro di mezzo punto percentuale. Poi i mercati sono ripiombati nel panico e gli indici guida in ribasso.
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