Sollecitato da tempo, il nuovo Atto Organizzativo ISS rientra tra i principali obiettivi di Segreteria Sanità e Dg Francesco Bevere. La bozza è pronta, già consegnata in maggioranza, ed oggi è stata illustrata per la prima volta alle parti sociali. Prevede nuove unità e uffici, come quelli su Innovazione Tecnologica, rapporti Internazionali e Protezione Dati. C'è anche un'area Dipartimentale per affinità di servizi, con un raggruppamento di unità operative ospedaliere. In tutti gli ospedali moderni – ricordava recentemente Roberto Ciavatta - le aree sono omogenee, per ridurre tempi di attesa e necessità di personale. L'atto organizzativo – dicevamo – lo si aspetta da anni, “meglio tardi che mai”, commenta il Segretario generale della CDLS. Gianluca Montanari non si sbilancia sui contenuti, “attendiamo – dice - si apra il confronto”. Il testo verrà quindi studiato nei dettagli, ma ciò che però manca – afferma – è il secondo fabbisogno, richiamato dall'atto organizzativo e sua diretta conseguenza. Anche la Csdl si aspetta che venga presentato nei prossimi incontri: “Stiamo parlando di un documento a cui manca un pezzo, necessario - dice Enzo Merlini – per vedere in ogni unità cosa cambia rispetto a prima”. Passaggio che ritiene quindi fondamentale per una valutazione che sia completa. Si parla di macro settori, variazioni e accorpamenti, “ma – commenta - si fatica a capire cosa producano nel concreto per lavoratori ed utenti”. Anche Usl sollecita sul fabbisogno, “perché per valutare a 360 gradi un progetto - commenta Francesca Busignani - servono tutti i suoi cluster”. “In ogni caso – aggiunge - ribadiamo con forza che qualsiasi cosa fatta sull'Iss debba sempre preservare la natura universalistica e pubblica delle cure sul paziente. Visione che a onor del vero – conclude - è stata confermata sia da Ciavatta che da Bevere”.