Gli aumenti scatteranno da subito per luce e gas, sulle altre richieste ci si è presi il tempo per decidere. Tariffe più salate per il gas metano, che sale dell’8% per le utenze civili e le imprese di piccole e medie dimensioni, e arriva al 12% per le aziende più grandi, quelle che hanno contratti cosiddetti “interrompibili”.
Adeguamenti anche per l’energia elettrica che costerà di più sia per il consumo che per la quota cosiddetta di potenza, vale a dire per il numero di kilowatt a disposizione. Per l’energia utilizzata il costo sale del 10%, il corrispettivo di potenza del 3,9%.
Incremento maggiore per la cosiddetta “Alta Utilizzazione”, vale a dire per i grandi consumatori, che assorbono oltre i 100 kilowatt-ora di energia. Per loro l’aumento sarà del 12% rispetto alle tariffe attuali. “Un salasso per le famiglie sammarinesi” lo definiscono i Segretari delle due Confederazioni Sindacali, che accusano il Governo di un colpevole silenzio e affermano che la questione doveva essere oggetto di confronto fra l’esecutivo e le parti sociali, e non demandato ad un organismo “che – scrivono Ghiotti e Beccari – ha tra l’altro perso per dimissioni uno dei tre componenti”.
Non ci stanno i sindacati che puntano il dito proprio sull’Authority, a loro giudizio responsabile di non aver mai dato corso alle previste audizioni periodiche con le associazioni degli utenti, dei consumatori e i sindacati. Al Congresso di Stato un richiamo alle proprie responsabilità e l’appello al confronto. Ma quelli di luce e gas potrebbero essere solo un primo scaglione di aumenti. L’Azienda dei Servizi aveva chiesto l’adeguamento anche delle tariffe dell’acqua, della raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, dei trasporti, di Ati e funivia e dello smaltimento delle acque reflue. Nessuna decisione al momento da parte dell’Authority che valuterà in seguito se intervenire anche su queste tariffe.
Adeguamenti anche per l’energia elettrica che costerà di più sia per il consumo che per la quota cosiddetta di potenza, vale a dire per il numero di kilowatt a disposizione. Per l’energia utilizzata il costo sale del 10%, il corrispettivo di potenza del 3,9%.
Incremento maggiore per la cosiddetta “Alta Utilizzazione”, vale a dire per i grandi consumatori, che assorbono oltre i 100 kilowatt-ora di energia. Per loro l’aumento sarà del 12% rispetto alle tariffe attuali. “Un salasso per le famiglie sammarinesi” lo definiscono i Segretari delle due Confederazioni Sindacali, che accusano il Governo di un colpevole silenzio e affermano che la questione doveva essere oggetto di confronto fra l’esecutivo e le parti sociali, e non demandato ad un organismo “che – scrivono Ghiotti e Beccari – ha tra l’altro perso per dimissioni uno dei tre componenti”.
Non ci stanno i sindacati che puntano il dito proprio sull’Authority, a loro giudizio responsabile di non aver mai dato corso alle previste audizioni periodiche con le associazioni degli utenti, dei consumatori e i sindacati. Al Congresso di Stato un richiamo alle proprie responsabilità e l’appello al confronto. Ma quelli di luce e gas potrebbero essere solo un primo scaglione di aumenti. L’Azienda dei Servizi aveva chiesto l’adeguamento anche delle tariffe dell’acqua, della raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, dei trasporti, di Ati e funivia e dello smaltimento delle acque reflue. Nessuna decisione al momento da parte dell’Authority che valuterà in seguito se intervenire anche su queste tariffe.
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