Ieri il primo giorno di lavoro, dopo il provvedimento di amministrazione straordinaria, adottato venerdì sera da Banca Centrale. L’organismo di vigilanza aveva anticipato che non si sarebbe verificata nessuna incidenza sull’operatività della banca, e così è stato. E sempre ieri anche un colloquio allargato fra il segretario alle Finanze, Pasquale Valentini e i capigruppo consiliari, dopo le reazioni polemiche del primo momento. Resta critica Sinistra Unita che ha chiesto le dimissioni del segretario alle Finanze. Dai Capigruppo emerge la preoccupazione per la situazione generale e per un provvedimento che genera un altro colpo reputazionale al sistema. Nel video le interviste a Luigi Mazza (Pdcs) e Paolo Crescentini (Psrs). "Tre erano le problematiche principali che abbiamo voluto affrontare - ha detto Mazza - Quella di una rapida messa in sicurezza del sistema seguendo le indicazioni di Banca Centrale, quelle che il Comitato per il Credito e il Risparmio aveva indicato e che la politica deve in qualche modo esaminare, perché situazioni che portino ad estreme conseguenze non ci siano più. Secondo aspetto è quello del possibile rilancio del nostro sistema bancario che voleva dire valutare attentamente gli elementi di una crisi e le prospettive dello sviluppo e terzo è quello di un contesto internazionale di accordi che servono perché il nostro sistema possa anche internazionalizzarsi". Crescentini: "Questo Paese dovrà avere un futuro dal punto di vista del sistema bancario, perché il futuro delle banche è il futuro del Paese. Ovviamente per esserci deve essere guidato da un governo, da una politica forte e ci sembra che al momento queste prerogative non ci siano".
Riproduzione riservata ©