Periodo di timori, di incertezze, per gli oltre 550 lavoratori del settore; in particolare dopo quella che è stata definita “la febbre da fusione” tra Carisp e BSM, e le avvisaglie di possibili “integrazioni sinergiche e strategiche” tra gli altri istituti. Da qui la forte partecipazione all'assemblea, dalla quale è emersa innanzitutto preoccupazione per la mancanza – è stato detto – di un progetto di rilancio del comparto. In un documento delle organizzazioni sindacali – condiviso dai dipendenti – si evidenziano poi forti perplessità riguardo le modalità di riorganizzazione del settore. Anche in questo caso si chiede condivisione; e non scelte imposte da FMI o Banca Centrale, con l'avallo del Governo. L'auspicio è che il piano di sviluppo salvaguardi comunque gli attuali livelli occupazionali. Dito puntato, poi, contro gli emolumenti e benefit percepiti dai vertici degli istituti, per i quali si chiede un ridimensionamento, così come per le consulenze esterne. Si chiede invece di valorizzare le risorse interne, attraverso percorsi di riqualificazione e formazione; impiegando professionalità sammarinesi anche nella decisiva partita del recupero degli NPL. I lavoratori ritengono opportuno continuare il percorso di rinnovo del contratto di lavoro, “inspiegabilmente arenatosi – si legge in una nota – dopo la richiesta dei sindacati di essere portati a conoscenza delle prospettive del sistema bancario”. Necessario a questo punto, secondo i partecipanti all'assemblea, attivare azioni di responsabilità nei confronti dei membri dei CdA che hanno portato a questa fase di criticità. Quanto al tema delle annunciate integrazioni, o fusioni aziendali, si parla di “un percorso ad oggi non trasparente né condiviso”. E non mancano critiche all'Esecutivo, accusato di aver tentato di bypassare i contratti di lavoro esistenti, con la proposta di tagli alle retribuzioni “introdotti per legge a carico delle società controllate”. Riguardo a tutto ciò verrà chiesto un incontro al Congresso di Stato alla presenza delle Organizzazioni sindacali e delle RSA aziendali.
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