Si ipotizza che saranno più di 500 i nuclei famigliari che potranno richiedere il bonus anti-inflazione, il tutto per uno stanziamento di almeno 800 mila euro. Sottolineano lo sforzo i Segretari di Stati, pur ammettendo che l'una tantum di per sé non sarà risolutivo per le spese familiari . Verrà erogato per l’acquisto di prodotti per la prima infanzia e a domanda rigida, sarà accreditato una tantum sulla SmaC Card, sulla base dei dati riportati nelle dichiarazioni dei redditi, mutuando i nuovi scaglioni per l’assegno familiare integrativo.
Requisiti di accesso sono la residenza; l’avvenuta presentazione della dichiarazione dei redditi; l’iscrizione alle liste di avviamento al lavoro del settore privato dei componenti il nucleo che, nel corso dell’anno 2023, sono stati disoccupati o inoccupati e che, durante i periodi di non occupazione, non hanno rifiutato offerte di lavoro. Pensionati e studenti di età non superiore ai 26 anni sono esclusi dall’obbligo di iscrizione.
Per i nuclei famigliari che rientrano nella prima fascia di reddito (reddito annuo pro-capite pari o inferiore a 8.100,00 euro) l’importo del bonus è pari a 300,00 euro, per quelli che rientrano nella seconda fascia (reddito familiare annuo pro-capite compreso tra 8.100,01 euro a 9.300,00 euro) a 200,00 euro, per quelli che infine rientrano nella terza (reddito familiare annuo pro-capite compreso tra 9.300,01 e 10.600,00 euro) è pari a 100,00 euro. Per ogni componente del nucleo di età inferiore ai tre anni e per i nuovi nati nel 2024 c’è una maggiorazione pari a 150,00 euro per la prima fascia di reddito, a 100,00 euro per la seconda e a 50,00 euro per la terza. Il capo famiglia potrà presentare la domanda a partire dalla data che sarà indicata nella circolare che uscirà a firma del Dipartimento Finanze e Bilancio e fino al 31 dicembre 2024.
‘Contiamo nei prossimi due mesi di poter avviare la procedura per la richiesta del bonus, queste le tempistiche indicate dall’amministrazione per la predisposizione dell’applicativo informatico che consentirà di precompilare la domanda di accesso. La nostra volontà è di avere una piattaforma che già presenta tutti i dati a chi farà richiesta, che dovrà essere a quel punto solo verificata. I capi famiglia potranno presentare la domanda fino al 31 dicembre 2024’ – ha detto il Segretario di Stato per le Finanze Marco Gatti.
‘Il bonus è un ulteriore elemento di aiuto alle famiglie. Si aggiunge alle altre misure di carattere economico introdotte in questi anni, ricordo ad esempio la legge sulla famiglia con l’aumento di diversi punti delle percentuali per il post parto, quindi congedi parentali e permessi per poter stare accanto ai propri figli. C’è stato anche un intervento importante a favore delle ragazze madri nel corso della legislatura perché le mamme non debbano scegliere tra lavoro e famiglia’, ha dichiarato il Segretario di Stato con delega alla Famiglia Massimo Andrea Ugolini, che ha aggiunto “Non un intervento nato per contrastare la sfida della decrescita, che non è solo un problema economico e che va inquadrato in un contesto più ampio” In Congresso si è parlato anche del rafforzamento dei presidi nei confronti di donne e minori.
In corso di stesura il testo di un nuovo decreto che risponde a sollecitazioni arrivate dai rapporti del Grevio.