Crescita occupazionale che si ridimensiona nel settore del privato con incrementi del 50% in meno per il 2003. Flessione soprattutto tra i lavoratori frontalieri (-95 unità) risultano invece in crescita, di 378 unità, gli occupati residenti. Sono in totale 5746 i lavoratori assunti a tempo determinato, quasi il 50%. In merito ai comparti occupazionali: dopo gli incrementi degli anni ’90 cala il settore commerciale. Un arresto dell’occupazione anche in quello edile; flessioni considerevoli anche nel terziario e settore servizi.
Dopo la flessione di inizio 2000 è invece in crescita il comparto industria, che conta nel 2003 un +100 unità. Settore in espansione anche quelli bancario e assicurativo: 700 in tutto gli occupati. Rilevate le tendenze anche in merito ai livelli occupati: non basta a coprire la domanda interna la classe dirigenziale che soddisfa la richiesta di lavoro solo al 60%. Percentuale che scende al 72% per il livello impiegatizio, per i livelli meno specializzati poi la domanda dei locali viene totalmente coperta. Dati significativi anche in merito alla qualità dell’occupazione: a fronte di una richiesta di 246 diplomati all’anno la domanda interna ne soddisfa il 60%, tasso che scende al 57% nel caso dei laureati. Dai dati alle politiche da perseguire, dunque, per favorire con urgenza l’ingresso di diplomati e laureati sammarinesi nel mercato del lavoro.
Dopo la flessione di inizio 2000 è invece in crescita il comparto industria, che conta nel 2003 un +100 unità. Settore in espansione anche quelli bancario e assicurativo: 700 in tutto gli occupati. Rilevate le tendenze anche in merito ai livelli occupati: non basta a coprire la domanda interna la classe dirigenziale che soddisfa la richiesta di lavoro solo al 60%. Percentuale che scende al 72% per il livello impiegatizio, per i livelli meno specializzati poi la domanda dei locali viene totalmente coperta. Dati significativi anche in merito alla qualità dell’occupazione: a fronte di una richiesta di 246 diplomati all’anno la domanda interna ne soddisfa il 60%, tasso che scende al 57% nel caso dei laureati. Dai dati alle politiche da perseguire, dunque, per favorire con urgenza l’ingresso di diplomati e laureati sammarinesi nel mercato del lavoro.
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