I dirigenti dell’Scm hanno chiesto la cassa integrazione per 220 dipendenti su 400.
Si tratta di 160 operai e 60 impiegati. Saranno sospesi a zero ore o a rotazione. La richiesta prevede un periodo di 10 settimane. Questa mattina previsto l’incontro tra sindacati e azienda per discutere la procedura. L’ Scm ha tre aziende anche a San Marino e proprio due giorni fa c’è stato un incontro tra vertici industriali e organizzazioni sindacali sulla situazione . “ Non si parla ancora di cassa integrazione per i dipendenti in territorio – dicono i Sindacati – ma il lavoro cala ovunque”, dunque non si esclude che in futuro ci possa essere il ricorso alla Cig.
La crisi economica internazionale ha i primi riflessi anche sul Titano. Infatti le richieste di accedere alla cassa integrazione sono quasi raddoppiate nell’ ultimo mese, rispetto al trend degli ultimi anni. sono una 20ina le pratiche aperte.
Non riguardano le aziende più grandi, ma le medie e piccole, con una forza lavoro compresa tra i 3 e i 40 dipendenti. Solo tre hanno chiesto la cassa integrazione per tutti i lavoratori. C’è da dire che molte fanno comunque domanda e poi di fatto richiamano i dipendenti. Per questo Confederazione del Lavoro e Confederazione Democratica seguono con attenzione l’evolvere della situazione, per capire con precisione le dimensioni del fenomeno, prima di lanciare l’ allarme. Per ora si parla di piccoli numeri, ma il timore è che si sia solo all’inizio.
Si tratta di 160 operai e 60 impiegati. Saranno sospesi a zero ore o a rotazione. La richiesta prevede un periodo di 10 settimane. Questa mattina previsto l’incontro tra sindacati e azienda per discutere la procedura. L’ Scm ha tre aziende anche a San Marino e proprio due giorni fa c’è stato un incontro tra vertici industriali e organizzazioni sindacali sulla situazione . “ Non si parla ancora di cassa integrazione per i dipendenti in territorio – dicono i Sindacati – ma il lavoro cala ovunque”, dunque non si esclude che in futuro ci possa essere il ricorso alla Cig.
La crisi economica internazionale ha i primi riflessi anche sul Titano. Infatti le richieste di accedere alla cassa integrazione sono quasi raddoppiate nell’ ultimo mese, rispetto al trend degli ultimi anni. sono una 20ina le pratiche aperte.
Non riguardano le aziende più grandi, ma le medie e piccole, con una forza lavoro compresa tra i 3 e i 40 dipendenti. Solo tre hanno chiesto la cassa integrazione per tutti i lavoratori. C’è da dire che molte fanno comunque domanda e poi di fatto richiamano i dipendenti. Per questo Confederazione del Lavoro e Confederazione Democratica seguono con attenzione l’evolvere della situazione, per capire con precisione le dimensioni del fenomeno, prima di lanciare l’ allarme. Per ora si parla di piccoli numeri, ma il timore è che si sia solo all’inizio.
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