Riforma previdenziale, una priorità. Il segretario della CDLS Marco Beccari, sottolinea - ancora una volta- quanto la questione della riorganizzazione del sistema pensionistico sia diventata urgente soprattutto alla luce della frenata occupazionale. I numeri parlano chiaro. Dall’ultimo dossier sull’occupazione del settore privato è emerso un dato importante: una crescita – nel biennio 2002-2003 - più bassa degli ultimi 15 anni. L’anno scorso- continua Beccari rapporto statistico alla mano - i posti di lavoro al netto delle uscite per pensionamenti sono aumentati di 285 unità. Un incremento di circa 50% inferiore alla media fatta registrare negli ultimi anni. Nel ‘98 il rapporto vedeva un pensionato ogni quattro occupati. Nel ‘93 questo dato è sceso ad un pensionato ogni tre lavoratori. Dopo una crescita costante il tasso occupazionale si è attestato attorno a +2 per cento. Una frenata che sta assottigliando l’equilibrio numerico tra lavoratori e pensionati, con il rischio futuro di un bilancio passivo del fondo previdenziale. Il Segretario di Stato alla Sanità Massimo Rossini anticipa che sarà una riforma equa, proiettata avanti nel tempo, progressiva e che i diritti acquisiti saranno inalienabili. Ma la riforma previdenziale- puntualizza il Segretario- non potrà prescindere da una equa riforma fiscale.
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