Si tratta sostanzialmente di una scelta aziendale. Nonostante la disponibilità manifestata dal Governo nell’andare incontro ad eventuali esigenze della MV Agusta, non vi sono state richieste e nemmeno rimostranze da parte dei vertici aziendali. La decisione di chiudere i battenti è infatti scaturita esclusivamente da un progetto di ristrutturazione che mira ad accorpare in un unico polo l’attività produttiva ora svolta in più sedi. E’ la Segreteria di Stato all’Industria, in una nota, a chiarire la vicenda puntando il dito su chi ha approfittato di una scelta aziendale per lanciare frecciate al Governo mettendone in discussione l’operato. Nella nota, si precisa inoltre che il Centro Ricerche Cagiva non ha affatto chiuso i battenti, ma continua la propria attività sul territorio. Il Governo, ed in particolare i Segretari di Stato competenti, Masi e Mularoni, ribadiscono infine il proprio impegno nel garantire la ricollocazione degli 11 dipendenti, per cui sono state già avviate le procedure di licenziamento, e nel favorire l’insediamento sul Titano di nuove realtà operanti nel settore.
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