Gravi irregolarità nell’amministrazione; gravi perdite del patrimonio della società; grave e perdurante stato di non liquidità; falsità o alterazione dei documenti contabili: queste le principali ragioni che possono determinare l’amministrazione straordinaria, ai sensi dell’articolo 78 della legge 165/2005. Il provvedimento adottato da Banca Centrale, nell’ambiente finanziario-politico e giornalistico, sammarinese non è però stato un fulmine a ciel sereno. Correvano voci su una banca in difficoltà e si faceva proprio il nome della Banca Commerciale, istituto di riferimento della fin project – finanziaria sotto ispezione verso la liquidazione volontaria o coatta - che detiene il 17% delle quote. A febbraio inoltre era cominciata a Banca Commerciale una lunga verifica della vigilanza di Bcsm e in contemporanea l’istituto era stato denunciato in Tribunale, da due ex consiglieri di amministrazione. Frequenti inoltre i cambi nella composizione degli organi sociali che ora sono stati sospesi. Nomi anche conosciuti della politica del presente e del passato. Ed è proprio a questioni piuttosto vecchie che – secondo l’attuale direttore Valerio Benvenuto – sarebbe riconducibile la misura adottata da Banca Centrale. Misura che va a influire indirettamente e di riflesso anche sui due maggiori azionisti della Banca: la Sefi – che detiene il 34% - e la Trecentouno – proprietaria del 24,34%.
E’ la terza Banca in pochi mesi che viene posta in amministrazione straordinaria: la Smib di dogana lo è tuttora, per il credito sammarinese si sta invece procedendo con la liquidazione coatta. Nonostante il commissariamento Banca Commerciale non ha però subito alcuna limitazione nell’operatività. Ma la ricapitalizzazione, che a dicembre si sarebbe conclusa con l’ultima tranche di 2,7 milioni di euro, ora è bloccata. Come resta in sospeso, il possibile ingresso nella compagine societaria, di un gruppo finanziario britannico vicino alla famiglia Rotschild che ha manifestato un interessamento.
E’ la terza Banca in pochi mesi che viene posta in amministrazione straordinaria: la Smib di dogana lo è tuttora, per il credito sammarinese si sta invece procedendo con la liquidazione coatta. Nonostante il commissariamento Banca Commerciale non ha però subito alcuna limitazione nell’operatività. Ma la ricapitalizzazione, che a dicembre si sarebbe conclusa con l’ultima tranche di 2,7 milioni di euro, ora è bloccata. Come resta in sospeso, il possibile ingresso nella compagine societaria, di un gruppo finanziario britannico vicino alla famiglia Rotschild che ha manifestato un interessamento.
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