Il presidente di Assobanc Giuseppe Guidi, invita i sammarinesi che giocano in borsa ad essere molto prudenti.
“Questo atteggiamento di cautela, aggiunge, è stato adottato ormai da mesi dai più esperti. Quando è possibile bisogna investire su prodotti a bassa durata e tenere i soldi liquidi, vale a dire sul conto corrente”.
Il mercato sammarinese dunque soffre come quello italiano, forse un po’ meno perché in Repubblica la parte investita in azioni sembrerebbe più misurata rispetto ad altre realtà.
I mercati europei, dopo il lunedì nero che ha visto andare in fumo nel Vecchio Continente 437miliardi sono ancora nel panico.
Gli investitori attendevano la risposta di Wall Street, che ieri è rimasta chiusa per la festività del Martin Luther King Day.
La Borsa americana ha aperto in calo, rischiando di dare il colpo di grazia alle altre piazze mondiali. E ha aperto in calo nonostante il taglio dello 0,75% sui tassi di interesse deciso dalla Federal Reserve.
Resta il timore che l'economia americana stia andando verso la recessione che le misure fiscali annunciate venerdì scorso dal presidente Bush, risultino insufficienti a dare slancio alla congiuntura.
Dopo il maxi taglio dei tassi di interesse americano, l’euro recupera quota 1,46 sul dollaro. Gli operatori, ma anche i consumatori, aspettano di capire quali saranno le prossime mosse della Banca Centrale Europea.
“Questo atteggiamento di cautela, aggiunge, è stato adottato ormai da mesi dai più esperti. Quando è possibile bisogna investire su prodotti a bassa durata e tenere i soldi liquidi, vale a dire sul conto corrente”.
Il mercato sammarinese dunque soffre come quello italiano, forse un po’ meno perché in Repubblica la parte investita in azioni sembrerebbe più misurata rispetto ad altre realtà.
I mercati europei, dopo il lunedì nero che ha visto andare in fumo nel Vecchio Continente 437miliardi sono ancora nel panico.
Gli investitori attendevano la risposta di Wall Street, che ieri è rimasta chiusa per la festività del Martin Luther King Day.
La Borsa americana ha aperto in calo, rischiando di dare il colpo di grazia alle altre piazze mondiali. E ha aperto in calo nonostante il taglio dello 0,75% sui tassi di interesse deciso dalla Federal Reserve.
Resta il timore che l'economia americana stia andando verso la recessione che le misure fiscali annunciate venerdì scorso dal presidente Bush, risultino insufficienti a dare slancio alla congiuntura.
Dopo il maxi taglio dei tassi di interesse americano, l’euro recupera quota 1,46 sul dollaro. Gli operatori, ma anche i consumatori, aspettano di capire quali saranno le prossime mosse della Banca Centrale Europea.
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