Per gli esperti europei è la peggior crisi finanziaria dal 1929. Le turbolenze durano oramai da un anno e non ci sono segnali significativi di ripresa nella fiducia degli investitori, anche se due avvenimenti vengono letti positivamente dagli economisti: il taglio globale dei tassi di interessi e il decreto del governo italiano di garanzia verso le banche della penisola.
Nel primo caso la decisione è stata assunta da sei banche centrali di altrettanti paesi industrializzati, che hanno abbassato di mezzo punto il costo del denaro. Mai prima d’ora si era registrata una tale concertazione ma i mercati finanziari ancora tardano a dimostrare adeguato entusiasmo. La rete di sicurezza creata dal decreto italiano conferisce maggiore fiducia verso il sistema, con il governo impegnato a garantire la solvibilità degli istituiti di credito acquisendone anche quote azionarie ove necessario.
Un intervento della mano pubblica mai registrato prima d’ora e che altri paesi europei stanno via via adottando.
Il Governo sammarinese fa sapere di essere pronto a fare la propria parte anche se il decreto attuativo per il fondo di garanzia non è stato adottato a causa della crisi politica. “Ciononostante – spiega la Segreteria alle Finanze – si è tenuto un confronto con Associazioni Bancarie, Finanziarie e Banca Centrale, per dare solidità e stabilità al sistema. Si è tenuto inoltre conto – aggiunge una nota delle Finanze – delle indicazioni del Fondo Monetario Internazionale per rafforzare la vigilanza sul sistema bancario e finanziario”.
Intanto le associazioni dei consumatori chiedono alla Banca Centrale un incontro per valutare gli effetti della situazione attuale.
Nel primo caso la decisione è stata assunta da sei banche centrali di altrettanti paesi industrializzati, che hanno abbassato di mezzo punto il costo del denaro. Mai prima d’ora si era registrata una tale concertazione ma i mercati finanziari ancora tardano a dimostrare adeguato entusiasmo. La rete di sicurezza creata dal decreto italiano conferisce maggiore fiducia verso il sistema, con il governo impegnato a garantire la solvibilità degli istituiti di credito acquisendone anche quote azionarie ove necessario.
Un intervento della mano pubblica mai registrato prima d’ora e che altri paesi europei stanno via via adottando.
Il Governo sammarinese fa sapere di essere pronto a fare la propria parte anche se il decreto attuativo per il fondo di garanzia non è stato adottato a causa della crisi politica. “Ciononostante – spiega la Segreteria alle Finanze – si è tenuto un confronto con Associazioni Bancarie, Finanziarie e Banca Centrale, per dare solidità e stabilità al sistema. Si è tenuto inoltre conto – aggiunge una nota delle Finanze – delle indicazioni del Fondo Monetario Internazionale per rafforzare la vigilanza sul sistema bancario e finanziario”.
Intanto le associazioni dei consumatori chiedono alla Banca Centrale un incontro per valutare gli effetti della situazione attuale.
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