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Crisi: Osla ed Usot scrivono al Governo chiedendo “misure imprescindibili” per il comparto

Qualora non arrivassero risposte concrete e celeri non sarebbero escluse iniziative di protesta. Lettera ad esponenti dell'Esecutivo anche da parte di Federalberghi

15 gen 2021
Crisi: Osla ed Usot scrivono al Governo chiedendo “misure imprescindibili” per il comparto
Crisi: Osla ed Usot scrivono al Governo chiedendo “misure imprescindibili” per il comparto

E' con una nota congiunta che USOT e OSLA tornano a rimarcare il “drammatico stato di emergenza” in cui si trovano le attività dei settori maggiormente colpiti che rappresentano; annunciando di aver già inviato al Congresso di Stato “richieste imprescindibili”: “condizioni minime” affinché gli operatori possano affrontare questo periodo di estrema difficoltà. Un grido d'aiuto, insomma; perché in gioco – affermano - vi è la sopravvivenza delle attività e la tutela dei posti di lavoro. Si auspica ora una risposta celere e concreta, da parte delle Istituzioni.

In caso contrario non sarebbero escluse iniziative di protesta. “Assolutamente insufficiente”, infatti, per le 2 organizzazioni, la dilazione delle utenze e dei contributi; “fra l'altro – si sottolinea – di brevissimo tempo”, riservata “ad una minima parte di attività” e con l'applicazione di un “tasso di interesse”. Si ricorda poi come si sia ancora “in attesa di conoscere il contenuto del futuro Decreto ristori”. Pessime le previsioni per il primo semestre 2021, e questo alla luce della ripresa di contagi in Italia ed Europa; per OSLA ed USOT ciò dimostrerebbe l'inefficacia delle chiusure, nel periodo natalizio, a San Marino ed oltreconfine.

Pure Federalberghi si rivolge alle Istituzioni, con una lettera inviata a 5 Segretari di Stato. Anche in questo caso si ribadisce la grave situazione nella quale versa il comparto; e si elencano una serie di misure urgenti, come la modifica dei parametri d'accesso ai benefici del decreto del 31 dicembre. Se nel testo si parlava di una contrazione del fatturato del 60%, nel 2020 - rispetto alla media del 2018-2019 - si chiede di abbassare la soglia al 52%; poiché gli effetti della pandemia si sono fatti sentire solo da marzo. Tutto ciò a prescindere dall'aver fatto richiesta o meno della CIG. Ritenuti inoltre fondamentali i ristori, per le strutture ricettive; la proposta è quella di bonus una tantum da 1.500 a 2.000 euro a camera. Suggerito poi un piano di interventi per contenere il costo del lavoro; e non manca la richiesta di una sospensione, per un altro anno, delle rate dei mutui, sia quota capitale che interessi, oltre al dimezzamento del costo delle utenze per tutto il 2021 e alla sospensione del versamento della monofase.

Nel servizio l'intervista a Luigi Sartini – Presidente USOT



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