Sospesi e inviati ai Probiviri. Questa la decisione presa dal consiglio confederale della Csdl per i 6 membri del Direttivo confederale, i 2 del direttivo del pubblico impegno e uno del direttivo della federazione industria, che hanno promosso e sottoscritto la corrente interna alla Confederazione del Lavoro. La decisione, approvata con 22 voti a favore, 4 astenuti e 4 contrari, è arrivata al termine di una riunione chiesta da 21 dei 33 membri del Direttivo, proprio per discutere le iniziative da prendere dopo quella che è stata considerata una "iniziativa di estrema gravità, basata su un manifesto denigratorio che, secondo il direttivo, arreca gravissimo pregiudizio all’unità, al rispetto e all’immagine della Csdl, esprimendo un evidente volontà disgregatrice della confederazione". Secondo il direttivo "non si tratta di una corrente interna, ma di una organizzazione del tutto autonoma che evidenzia una incompatibilità politica e organizzativa con i valori confederali e democratici della Csdl, ponendosi del tutto al di fuori delle regole sancite dallo statuto confederale". Di qui la sospensione cautelare dallo status di iscritto, con effetto temporaneo e immediato, in attesa del pronunciamento definitivo del Collegio dei Probiviri. "Il nostro - commenta Gigi Macina, uno dei promotori della corrente interna - è chiaramente un documento politico-programmatico e va preso come tale. A mio parere - afferma - è stato ingigantito a dismisura. E’ chiaro, secondo Macina, che il clima è molto pesante, tende a intimorire chi la pensa diversamente ed è molto preoccupante che in una organizzazione sociale si arrivi a tutto ciò. Per il momento - conclude Macina - non commento oltre. Ovviamente mi riservo di intervenire più compiutamente da libero cittadino - visto che sono sospeso - nei prossimi giorni".
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