Nulla di più ingiusto che fare parti uguali tra diversi: così la Csdl sul progetto di riforma del diritto allo studio. Fin dalla presentazione delle prime proposte di legge – fa notare il sindacato - abbiamo rivendicato scelte che ponessero al centro l’equità, richiamando il Governo ad una forte attenzione ai fenomeni, non più tanto nuovi neppure per San Marino, quali il disagio economico e la discontinuità di reddito delle famiglie. Situazioni, queste, sempre più diffuse nella popolazione, che devono essere poste al centro di ogni politica redistributiva, nella scuola come nei servizi e nelle prestazioni sociali. Per la Csdl la promozione del diritto allo studio deve sostanziarsi attraverso livelli formativi elevati e politiche di sostegno che lo rendano pienamente fruibile dai cittadini. Da questo punto di vista – concludono - non è ininfluente che lo Stato possa considerare in modo differente la condizione reddituale e patrimoniale dei cittadini destinatari di interventi economici pubblici.
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