Csdl e Cdls, in un comunicato congiunto, esprimono soddisfazione per la bocciatura dei tre referendum in materia di lavoro e scala mobile. “Gli elettori hanno respinto il tentativo di tornare al far west dei contratti atipici – scrive il sindacato – cancellando le tutele conquistate dai lavoratori e hanno riconosciuto il ruolo contrattuale del sindacato nella difesa e nello sviluppo di salari e stipendi”. Per la Csu si è svolto un rito costoso su quesiti pretestuosi e inutili. Il sindacato difende la scelta dell’indicazione del non voto “una strada difficile e scomoda, ma obbligata – si legge sul comunicato – per affermare con più forza l’autonomia del mondo del lavoro dipendente”.
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