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Diminuisce il potere d'acquisto: il rapporto Eurispes 2008

26 gen 2008
Diminuisce il potere d'acquisto: il rapporto Eurispes 2008
La perdita del potere d'acquisto, i salari tra i più bassi d'Europa, l'aumento vertiginoso dei prezzi dei beni - anche quelli di prima necessità - il ricorso al credito al consumo come forma di integrazione al reddito sembrano mettere a dura prova la pur grande capacità di adattamento del popolo del Belpaese.
Più del 94% degli italiani ritiene ci sia stato, nell’anno appena trascorso, un aumento dei prezzi nel settore alimentare. Una percezione che ha sicuramente influito sui consumi. In forte calo le vendite degli alimenti tipici della cucina italiana come il pane, la pasta di semola, ma anche il vino. Aumentano, nei carrelli della spesa, prodotti come uova e pollo. Si spende meno ma non si rinuncia alla qualità.
L’ acquisto del biologico è cresciuto di oltre il 9% in un anno e nel confronto con i maggiori Stati europei, l’Italia si attesta ai primi posti per la scelta di prodotti di origine controllata e protetta, oltre che per i cibi esenti da Organismi geneticamente modificati. Piuttosto demoralizzati per la condizione economica attuale e ancor più pessimisti per il 2008 – quasi il 48% è convinto che peggiorerà - gli italiani vanno alla ricerca di prodotti genuini, pensano alla propria salute scegliendo piuttosto di risparmiare in altri settori.
Pasti fuori casa? Speriamo per il prossimo anno. L’indagine dell’Eurispes mostra che nel corso del 2007 si e’ verificata una vera e propria inversione di tendenza. La stragrande maggioranza dei consumatori ha dichiarato di avere ridotto le spese per ristoranti e pizzerie. Questo anche perché l’80% ha percepito un aumento dei prezzi proprio sui pasti e le consumazioni fuori casa.

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