La delegazione UE dopo l’incontro con quella sammarinese, ha preso atto della posizione del Titano sulla tassazione dei redditi da risparmio dei non residenti, chiedendo alcuni chiarimenti e suggerendo anche la possibilità di introdurre alcune modifiche formali per evitare possibili difficoltà interpretative in futuro. La Commissione aveva proposto ai paesi terzi interessati l’introduzione di una ritenuta alla fonte con aliquote predefinite, in mancanza delle quali doveva venire meno il segreto bancario, punto fermo invece per San Marino. Al riguardo la delegazione del Titano ha formulato una propria proposta sull’ammontare della ritenuta alla fonte, ipotesi che la Commissione si è riservata di sottoporre al Consiglio Ecofin facendo notare la difficoltà per l’Unione di accogliere il sistema proposto. Sistema che, per San Marino, è legato al mantenimento e sviluppo del proprio sistema finanziario. Una porta dunque ancora chiusa per il Titano, che si attende comunque alcune contropartite per procedere alla stipula dell’accordo. Il 10 febbraio intanto l’Ecofin esaminerà il testo completo delle controproposte sammarinesi.
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