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Fincapital: la testimonianza di chi ha pagato e non ha una casa

25 gen 2011
Quell’appartamento doveva essere il coronamento di un sogno, una conquista. Invece si è trasformato in un incubo. 37 anni, una posizione lavorativa che definisce “un modesto impiego”, Leonardo Venturini ha acquistato nel marzo scorso un immobile. Ha versato un anticipo, si è fatto finanziare dalla sua banca per coprire la cifra complessiva in attesa del mutuo prima casa a tasso agevolato, ha saldato, in definitiva il costruttore ma ora, a distanza di alcuni mesi, scopre di non potersi intestare il bene. “Il rogito non può essere perfezionato”, gli hanno spiegato, manca l’assenso della Fincapital, intestataria del bene. Ma la Fincapital è oggi in stato di liquidazione amministrativa coatta e lui, il giovane acquirente di quell’appartamento, non sa che pesci pigliare. Al danno poi si aggiunge la beffa, perché in assenza di rogito neppure il prestito sociale per la prima casa può essergli erogato, e lui continua a versare alla banca le quote a cifra piena. Ci siamo interessati del suo caso e abbiamo chiesto lumi alla Fincapital. “Il signor Venturini – ci è stato detto – non risulta nell’elenco dei clienti della finanziaria”. Tradotto: chi gli ha venduto l’appartamento non ha trasferito a suo nome la quota di leasing che grava sull’intero. Dunque a lui non resta che muovere azione giudiziaria nei confronti della società immobiliare che gli ha venduto il bene. E’ un caso ma rischia di non essere che il primo. Altri potrebbero manifestarsi in conseguenza del dissesto finanziario che ha colpito alcuni operatori del settore immobiliare. Leonardo Venturini chiede tutela anche allo Stato, auspica che qualcuno lo aiuti a far valere i suoi diritti che oggi vede invece calpestati.

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