I ministri finanziari hanno raggiunto un’intesa sugli indicatori che faranno da spia per monitorare gli squilibri macroeconomici globali. Lo ha annunciato il ministro delle Finanze francesi e presidente di turno del G20, Christine Lagarde. Sarebbero, dunque, state superate le divergenze con Brasile, Russia, India e Cina che avevano proposto il ricorso alla bilancia commerciale al posto di quella delle partite correnti. Gli indicatori individuati riguardano gli squilibri interni di un Paese (debito e deficit pubblico, risparmio privato) e “gli squilibri esterni” oltre ai tassi di cambio. Nel comunicato finale, si sottolinea come sia “prioritario” fare in modo che questi ultimi siano flessibili e riflettano i fondamentali economici delle economie mondiali. Il G20 punta anche ad aumentare la trasparenza e a limitare gli abusi di mercato, oltre a monitorare attentamente i fattori che spingono i prezzi delle materie prime. Tremonti ha spiegato che “la discussione riguardante la speculazione sulle materie prime sta andando avanti. Due anni fa si diceva che non esisteva e che i prezzi erano fissati dal mercato ed erano quelli giusti. Oggi – ha aggiunto - finalmente se ne parla perché la speculazione sulle materie prime può destabilizzare, come é accaduto nei paesi del Nord Africa dove le rivolte sono state innescate proprio dall”aumento dei prezzi del cibo”. Il G20 non è invece riuscito a trovare un accordo sulla riforma del sistema monetario internazionale.
Silvia Pelliccioni
Silvia Pelliccioni
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