Tutto sul cibo, il gusto e la qualità, dal pesce alla pasta, dal catering ai surgelati, il tipico estero e regionale, tutte le bevande. In mostra l’alimentare dell’extradomestico, un mercato che si allarga – visto che in Italia si spendono 1100 euro a testa all’anno per i pasti fuori casa – e per un settore che vale oltre 70 miliardi di euro. “Il comparto tiene – ha detto il presidente della Fiera, Cagnoni, grazie alla sua eccellenza e alla capacità di innovare, interpretando le richieste dei consumatori”. 6 spazi a Sapore. Il piatto forte è servito al MIA – tutto sull’alimentazione - quella della ristorazione collettiva e commerciale – guardando alle nuove esigenze, dal biologico al senza glutine. Torna l’amore per il pesce, al “Mediterranean Sea Food Exhibition”, dedicata alla filiera ittica - dal fresco al surgelato - e tanti incontri per valorizzare un comparto in crisi per le catture in mare, ma a + 5% per i consumi. Focus sul tipico: ad “Oro Giallo” protagonista la cultura italiana dell’olio extravergine, per valorizzarne la produzione e la tecnologia, verso l’eccellenza. Largo al cosiddetto beverage. “Selezione Birre” porta i marchi più noti, ma anche le bionde artigianali e i prodotti di nicchia. E quest’anno a “DiVino Lounge” la ristorazione incontra il vino di qualità. Per la prima volta, la fiera del Sapore apre ad “Agrifil”: l’agrolimentare, dalla terra alla tavola, per guardare ad un settore tradizionale nella prospettiva della qualità, sicurezza alimentare, rispetto per l’ambiente.
Annamaria Sirotti
Annamaria Sirotti
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