Ieri nuovi scioperi nel settore industria per dare una svolta alle rivendicazioni del contratto e contro le pregiudiziali Anis su assunzioni a termine, gestione del lavoro interinale, contratto frontalieri. Per la Centrale Sindacale Unitaria la trattativa va avanti, ma sul filo del rasoio e le prossime tappe del negoziato saranno quindi cruciali. Rinviati per ora a data da stabilire gli incontri tecnici tra Csu e Anis. Giovedì 19 maggio, dopo la terza e ultima giornata di scioperi, primo incontro con l’Unione Artigiani e venerdì 20 i sindacati torneranno a discutere con l’Osla, che dimostra un atteggiamento di maggior dialogo sia sul versante della regole anti-precarietà che su quello degli aumenti economici. Ma non è solo il settore industria mobilitato per il rinnovo contrattuale, anche il settore pubblico ha definito una serie di scioperi a scacchiera, a partire dalla prossima settimana. Verranno attuati se l’Esecutivo non modificherà significativamente le proposte sulla parte economica. Csu e governo si ritroveranno venerdì e in caso di mancato accordo lo sciopero scatterà mercoledì 25. 3 ore di astensione, ufficio per ufficio, settore per settore e la protesta potrebbe proseguire per circa 2 settimane.
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