Una delegazione dello Ius – in rappresentanza di Osla, Usc e Usot – ha consegnato alla Reggenza oltre duemila firme per chiedere di separare, nella Smac Card, la funzione fiscale da quella scontistica.
Gli Imprenditori Uniti Sammarinesi proseguono la battaglia contro Smac fiscale e a sostegno delle proprie tesi hanno raccolto oltre 2000 firme per modificare il sistema di accertamento telematico dei ricavi. Tra i firmatari, fanno notare, il 45% sono lavoratori dipendenti, il 14,5% pensionati e disoccupati e il 30% operatori economici a dimostrazione che la necessità di un ripensamento del sistema Smac è sentito da tutte le fasce.
Lo Ius ritiene che la Smac non abbia aumentato i consumi interni e neppure il gettito per l'erario, a fronte di costi elevati e del rischio di lesione della privacy. La petizione e le firme consegnate ai Reggenti - a parere dello Ius - devono essere tenute in considerazione dalle forze politiche, a maggior ragione ora con lo scenario che si sta delineando con il ritiro della delegazione di Governo da parte di un partito di maggioranza.
Nel video l'intervista al Presidente Osla Mirko Dolcini
Gli Imprenditori Uniti Sammarinesi proseguono la battaglia contro Smac fiscale e a sostegno delle proprie tesi hanno raccolto oltre 2000 firme per modificare il sistema di accertamento telematico dei ricavi. Tra i firmatari, fanno notare, il 45% sono lavoratori dipendenti, il 14,5% pensionati e disoccupati e il 30% operatori economici a dimostrazione che la necessità di un ripensamento del sistema Smac è sentito da tutte le fasce.
Lo Ius ritiene che la Smac non abbia aumentato i consumi interni e neppure il gettito per l'erario, a fronte di costi elevati e del rischio di lesione della privacy. La petizione e le firme consegnate ai Reggenti - a parere dello Ius - devono essere tenute in considerazione dalle forze politiche, a maggior ragione ora con lo scenario che si sta delineando con il ritiro della delegazione di Governo da parte di un partito di maggioranza.
Nel video l'intervista al Presidente Osla Mirko Dolcini
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