Remo Contucci, titolare di una delle due aziende che operano nel lavoro temporaneo in Repubblica, risponde alle accuse lanciate dal segretario confederale della Csdl Gilberto Piermattei gettando acqua sul fuoco. Il lavoro interinale - spiega - fenomeno in continua espansione sia in Italia che in Europa, oltre a garantire occupazione offre alle aziende uno strumento di flessibilità necessario per la loro competitività sul mercato. I sindacati stessi – continua Contucci- non sono concordi nella valutazione di questa forma di lavoro temporanea; la Cdls ha infatti in merito una posizione aperta ed attenta. Non è vero poi che non è regolamentato sul Titano. L’accordo è stato fatto nell’ultimo contratto di lavoro del settore industria. Le normative sono due: quella del contratto e quella della commissione di collocamento che ha emanato il regolamento. La norma prevede che i lavoratori non possano stare più di nove mesi nella stessa azienda e che solo il 25% di questi venga distaccato, per tutti gli altri è richiesta invece l’assunzione. L’agenzia – inoltre- deve sempre fare riferimento all’ufficio di collocamento. Non è giusto – conclude Contucci- criticare il lavoro interinale che permette a chi cerca occupazione di aspettare il meno possibile nelle liste di collocamento e di svolgere un lavoro fisso.
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