È di poche settimane fa l’approvazione della legge Finanziaria contro la quale si sono mobilitati più di tremila lavoratori di tutti i settori il 14 Dicembre; i primi effetti si avranno sui frontalieri, colpiti da una norma “razziale” del Governo, ispirata da una logica che pensavamo appartenesse ad epoche lontane, in cui si facevano dicriminazioni fra gente che fa il medesimo lavoro, compie gli stessi gesti, divide gli stessi spazi, fianco a fianco nello stesso reparto o ufficio. Ecco che ora i nostri governanti si apprestano anche a dare il primo colpo alla PA e ai suoi dipendenti. Hanno deciso di colpire iniziando dalle indennità (non essendo percepite da tutti i dipendenti, si cerca in questo modo di dividere il movimento dei lavoratori); sul piano operativo, poi, la legge finanziaria non dice più di tanto, nel senso che all’art. 75 stabilisce che le stesse indennità dovranno essere tagliate almeno del 10%, ma senza fissare un tetto massimo. Ma che razza di norma è quella che stabilisce che le indennità potranno essere tagliate dal 10% fino, evidentemente, al 99%? E per il Governo conta ben poco che le indennità siano parte integrante della retribuzione, e quindi il provvedimento realizzerà una penosa discriminazione tra i lavoratori. L’Esecutivo prevede di decretare su questo tema entro la fine di questo mese; ma nessuno ritiene di dover informare le OOSS su quali siano i criteri con cui verrà varato il Decreto rispetto agli impegni presi in finanziaria. Le nostre risposte di assoluta contrarietà a questi provvedimenti iniqui, sono già note; dunque nei prossimi sei mesi, attraverso lo strumento del decreto, il governo si appresta ad imporre dei cambiamenti che impoveriranno il paese, o meglio, una parte del paese: i lavoratori. In questo quadro, la CSU è impegnata a tenere sempre alto il livello di mobilitazione, continuando nelle iniziative di coinvolgimento dei lavoratori e dei cittadini, a partire dall’organizzazione di altri cicli di assemblee con tutti i lavoratori, sui temi generali del paese e dei rinnovi contrattuali.
Alessio Muccioli - Segretario FUPI/CSdL
Alessio Muccioli - Segretario FUPI/CSdL
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