Nessuna privatizzazione selvaggia; sì, invece, ad un’estesa razionalizzazione di alcuni servizi di interesse pubblico. Il Segretario di Stato alle finanze, Piermarino Mularoni, fa chiarezza sulle intenzioni dell’esecutivo in seguito alla decisione di affidare ai privati la centrale del latte. All’orizzonte – dice Mularoni – non vi sono nuovi piani di privatizzazione ma solo progetti per una utilizzazione più proficua delle risorse dello Stato. Un articolo della legge finanziaria è dedicato proprio a questi argomenti: vengono individuati settori – comunque non centrali nella vita del Paese - che potrebbero essere affidati in gestione a soggetti terzi, pur rimanendo in mano allo Stato. In ogni caso, a tutela dei cittadini, verrebbero richieste ai privati precise garanzie, come un adeguato Know how nelle materie trattate. Si parla ad esempio di un’ottimizzazione gestionale nel settore dei trasporti e dei cinematografi e di una trasformazione in spa dell’azienda dei servizi. In questo caso – assicura il Segretario di Stato alle finanze – si tratterebbe solo di un assetto giuridico diverso – rispetto a quello attuale - dell’azienda, la proprietà resterebbe sempre in mano allo Stato. L’obiettivo, dunque, è quello di ottimizzare alcuni servizi grazie ad una gestione manageriale degli stessi. Per le sale cinematografiche, 3 attualmente adibite alla proiezione, potrebbe dunque profilarsi una futura gestione privata, pur restando le strutture di proprietà dello Stato. In passato si era tentata una gestione più manageriale di queste, soprattutto in merito agli orari ed al numero delle proiezioni, ma tutto è rimasto sulla carta. Per ora però – spiega il Governo – è solo un’ipotesi.
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