L'Ordine dei Commercialisti e degli Esperti contabili interviene in merito alla riforma delle norme sul lavoro, bocciando gli emendamenti proposti dal segretario Lonfernini che, dicono, “penalizzano le piccole imprese” (il 95% del totale delle aziende). I commercialisti parlano di un aggravio dei costi per queste realtà senza una prospettiva di maggiori ricavi, per l'effetto di riforma pensioni unita a quella dell'occupazione. In particolare, spiegano, l'amministratore assunto come dipendente dovrà essere inquadrato ad un livello superiore rispetto al lavoratore subordinato con il livello più alto nell'organico e, in ogni caso, non inferiore al quinto livello.
L'Ordine sostiene, invece, che il dipendente debba essere inquadrato al livello retributivo corrispondente alla sua mansione, indipendente dal fatto che sia o meno amministratore o socio. Le osservazioni, sottolinea, si basano su motivazioni tecniche. L'invito è a non “strumentalizzarle” come invece avvenuto, proseguono i commercialisti, in Aula.