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La normativa di Banca Centrale che regola gli istituti di credito sammarinesi

24 gen 2008
La normativa di Banca Centrale che regola gli istituti di credito sammarinesi
Verificare la serietà del cliente. Registrare i versamenti superiori ai 15mila euro. Gli istituti di credito del Titano sono tenuti ad osservare le disposizioni emesse dalla Banca Centrale, impegnata dalla sua nascita nell’emanare norme e adeguare la legislazione sammarinese agli standard internazionali. San Marino non è inserita in alcuna black list nè fra i paesi offshore. Osserva le stesse regole adottate dalle banche italiane. Non può, come non possono gli istituti di credito della penisola italiana, fare raccolta di denaro oltreconfine. San Marino ha anche definito una legislazione basata su principi e raccomandazioni contenuti nei principali standard internazionali.
In base a questa normativa Banca Centrale ha come finalità anche quella di prevenire e contrastare il riciclaggio ed il finanziamento del terrorismo. Con questo obiettivo è nato il Servizio Antiriciclaggio, unità organizzativa all’interno della Banca Centrale che ha il compito di ricevere le segnalazioni di operazioni sospette, valutarle e qualora vi sia il sospetto di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo, inoltrarle all'Autorità Giudiziaria. “La presenza di una enclave finanziaria tutelata da una corretta riservatezza è una grande risorsa, per l'Italia e per San Marino”. Lo dice oggi dalle pagine del Resto del Carlino Mario Fantini, storico amministratore della Cassa di Risparmio di San Marino. L’Italia, ricorda Fantini, ci ammonì a tenere differenziali decorosi per non attirare i farabutti. Ma non gli passò mai per la testa di alzare un muro". San Marino, sottolinea, ha accettato di adottare tutte le norme richieste. La differenza sostanziale è che in Italia l’evasione fiscale è un reato penale e i soldi depositati a San Marino dovrebbero finire nella dichiarazione dei redditi. Ovviamente degli italiani.

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