Quella auspicata è, in definitiva, una stagione meno rivendicativa ma più propositiva. Sul tavolo ci sono una serie di questioni, prima fra tutte quella pensionistica, poi il caro vita, che mina seriamente il sistema economico del paese, la formazione professionale, la produttività delle imprese, la competitività del sistema San Marino. Da definire i contratti dell’Industria, in scadenza a fine anno, poi quelli del Credito, dei Servizi e dell’Edilizia. Le parti hanno deciso di approfondire il confronto in un’ottica di una nuova collaborazione, pur nel rispetto delle singole identità. Imprenditori e sindacati hanno una preoccupazione comune: quella dell’instabilità politica, che impedisce di avere interlocutori certi, di affrontare con successo le diverse questioni sociali ed economiche, di trovare soluzioni ai problemi. Fra questi il più pressante riguarda il rapporto con l’Italia. Subito dopo ferragosto si tornerà al tavolo del confronto per proseguire nell’analisi delle questioni e la ricerca delle soluzioni più adeguate.
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