Le grandi catene di distribuzione, già in allerta, offrono prodotti scontati più che a Natale. Si registrano così diminuzioni nei prezzi di dolci e cibo in generale, dei regali e anche dei viaggi, sui quali per Pasqua ci sarà un calo del 50%. «Peggio di così non poteva andare» commenta Telefono Blu che indica anche le cause evidenti di questi risultati: l'aumento del petrolio con riflessi su molta merce e soprattutto sui carburanti e l'incremento generalizzato e ingiustificato dei prezzi che contribuisce a un mix già micidiale, spingendo a «ridurre drasticamente i consumi ». «La lunga crisi economica non penalizza il consumo di uova e colombe pasquali» fanno sapere invece da Confesercenti che fornisce almeno un piccolo dato positivo. Il calo dei consumi, secondo Telefono Blu, si aggira intorno al 30%. La flessione, spiega, è intesa come quantità economica a disposizione per la famiglia. Questo significa acquisti minori ma soprattutto a prezzi minori.
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