Per il presidente dell'Usot i numeri divulgati dall'Ufficio Statistica sull'aumento del turismo di sosta in Repubblica non fotografano la realtà della situazione. Da gennaio 2019 – propone Riccardo Vannucci – si cominci a rilevare i pernottamenti con un sistema omogeneo per tutti.
+ 8,3% di arrivi e + 15% di pernottamenti nelle strutture ricettive, secondo il bollettino statistica, nei primi 9 mesi dell'anno a San Marino, ma secondo il Presidente dell'Usot Riccardo Vannucci quei numeri non rappresentano la realtà perché si basano su “applicativi informatici” utilizzati dagli hotel che non sono omogenei tra loro e in passato sono già emerse discrepanze.
Vannucci, sulla scorta di dati in suo possesso, stima che l'andamento del comparto, nel 2018, è stabile rispetto all'anno passato. Il presidente dell'Usot propone quindi di uniformare i sistemi di rilevamento di tutte le strutture ricettive in coerenza, tra l'altro, con le indicazioni del Piano Strategico per il Turismo.
“Fino ad allora - secondo Vannucci - non ha senso fare proclami euforici o depressivi sulla base di numeri che, ad oggi, non registrano la situazione reale. I primi ad essere interessati ad avere indicatori certi – conclude – siamo proprio noi che operiamo nel settore”.
l.s.
+ 8,3% di arrivi e + 15% di pernottamenti nelle strutture ricettive, secondo il bollettino statistica, nei primi 9 mesi dell'anno a San Marino, ma secondo il Presidente dell'Usot Riccardo Vannucci quei numeri non rappresentano la realtà perché si basano su “applicativi informatici” utilizzati dagli hotel che non sono omogenei tra loro e in passato sono già emerse discrepanze.
Vannucci, sulla scorta di dati in suo possesso, stima che l'andamento del comparto, nel 2018, è stabile rispetto all'anno passato. Il presidente dell'Usot propone quindi di uniformare i sistemi di rilevamento di tutte le strutture ricettive in coerenza, tra l'altro, con le indicazioni del Piano Strategico per il Turismo.
“Fino ad allora - secondo Vannucci - non ha senso fare proclami euforici o depressivi sulla base di numeri che, ad oggi, non registrano la situazione reale. I primi ad essere interessati ad avere indicatori certi – conclude – siamo proprio noi che operiamo nel settore”.
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