Stando alle prime elaborazioni della programmazione economica, il dato inflativo grezzo di dicembre si attesta al 4%. Il che significa un aumento di quasi 0,3 punti percentuali dell’indice dei prezzi al consumo rispetto a novembre 2007, fissato al 3,7.
“Numeri dove a incidere sono i generi di prima necessità arrivati alle stelle, – dice il dirigente Danilo Micheloni – sono fuori controllo il prezzo di pane, latte e frutta e verdura, cioè i capitoli più pesanti nel paniere. I prezzi li fa il mercato – prosegue - ma è doveroso per il governo intervenire o sui salari, o bloccando i costi”.
La liberalizzazione del pane, ha fatto si che un chilo del tipo comune arrivi intorno ai 3 euro e mezzo. Aumenti tra il 5 e 7 per cento anche per il latte e la carne. Senza considerare frutta e verdura che in un anno si sono impennate di oltre il 20%.
Nell’indice di dicembre incide di almeno un punto percentuale il rialzo dei consumi collettivi, ricorda Micheloni. Luce, Acqua, gas e rifiuti. Per non parlare dell’Aumento dei trasporti legati anche all’impennata di Benzina e Gasolio. I carburanti registrano un +22%, vera e propria mazzata per le tasche dei consumatori che si consolano al telefono. L’unica voce del paniere in discesa.
“Numeri dove a incidere sono i generi di prima necessità arrivati alle stelle, – dice il dirigente Danilo Micheloni – sono fuori controllo il prezzo di pane, latte e frutta e verdura, cioè i capitoli più pesanti nel paniere. I prezzi li fa il mercato – prosegue - ma è doveroso per il governo intervenire o sui salari, o bloccando i costi”.
La liberalizzazione del pane, ha fatto si che un chilo del tipo comune arrivi intorno ai 3 euro e mezzo. Aumenti tra il 5 e 7 per cento anche per il latte e la carne. Senza considerare frutta e verdura che in un anno si sono impennate di oltre il 20%.
Nell’indice di dicembre incide di almeno un punto percentuale il rialzo dei consumi collettivi, ricorda Micheloni. Luce, Acqua, gas e rifiuti. Per non parlare dell’Aumento dei trasporti legati anche all’impennata di Benzina e Gasolio. I carburanti registrano un +22%, vera e propria mazzata per le tasche dei consumatori che si consolano al telefono. L’unica voce del paniere in discesa.
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