L’incontro di oggi pomeriggio è stato infine risolutivo per la vertenza Puntoshop: l’accordo è stato raggiunto e prevede la riassunzione di 56 dipendenti, 40 sammarinesi e 16 frontalieri. I dipendenti riassunti manterranno i loro profili professionali e le condizioni contrattuali precedentemente raggiunte. Nello stesso accordo viene confermato il piano di pagamento degli stipendi e del maturato economico di tutti i 114 dipendenti (ex Punto Shop e Boomerang), con una scadenza di poco posticipata rispetto alle normali scadenze previste dal contratto.
Questa mattina i segretari di Stato al Lavoro e all’Industria (che non hanno ancora firmato l’accordo perché intendono compiere una verifica sulla proprietà aziendale alla prossima riunione del congresso di Stato), avevano espresso grande preoccupazione e vogliono che il passaggio di proprietà, che già esiste di fatto, sia messo nero su bianco.
“Una certa mala gestione è evidente – ha detto il segretario Marcucci – anche perché la situazione Punotshop non risale a un mese fa, ma a tempo addietro, è una di quelle che ereditiamo. Ad averla affrontata nei tempi dovuti non avremmo avuto di questi problemi. E c’è anche una situazione pendente in tribunale – ha concluso – con lo Stato che deve ricevere soldi d’imposta dall’azienda”.
Questa mattina i segretari di Stato al Lavoro e all’Industria (che non hanno ancora firmato l’accordo perché intendono compiere una verifica sulla proprietà aziendale alla prossima riunione del congresso di Stato), avevano espresso grande preoccupazione e vogliono che il passaggio di proprietà, che già esiste di fatto, sia messo nero su bianco.
“Una certa mala gestione è evidente – ha detto il segretario Marcucci – anche perché la situazione Punotshop non risale a un mese fa, ma a tempo addietro, è una di quelle che ereditiamo. Ad averla affrontata nei tempi dovuti non avremmo avuto di questi problemi. E c’è anche una situazione pendente in tribunale – ha concluso – con lo Stato che deve ricevere soldi d’imposta dall’azienda”.
Riproduzione riservata ©