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Rendiconto 2018: la patrimoniale ha incassato 5 mln più del previsto

Commissione di Controllo: "Non pervenuti fondamentali documenti". Sotto la lente: appalti rifiuti; Net.Co; convenzione Sinpar; gestione Iss a AASS

di Luca Salvatori
12 nov 2019
Castello di Faetano

Tra la documentazione allegata al Bilancio approvato ieri, la relazione della Commissione di controllo della finanza pubblica sul rendiconto 2018, depositata all'ultimo momento: rilevate inefficienze organizzative e problematiche ma anche la diminuzione del disavanzo, rispetto alla previsione.

Nella legge di bilancio 2018 il disavanzo previsto era di 12.617.837 mentre quello reale è stato di 2.696.615. Uno scostamento, di quasi 10 milioni di euro, dovuto a maggiori entrate, dell'11,56%, che hanno compensato le uscite, a loro volta aumentate del 9,11%, rispetto all'ipotesi iniziale. L'IGR ha portato alle casse pubbliche 108.694.850 euro, il 13,5% in più rispetto al 2017; la patrimoniale ha incassato 18.158.495, contro i 13milioni previsti e il saldo monofase è stato di 50.175.317.
In crescita, rispetto al 2017, il gettito dell'imposta sui prodotti petroliferi mentre cala quello dei dazi, dei generi di monopolio e – del 3,61% - quello dei parcheggi. Sul fronte uscite, la commissione afferma che le politiche messe in atto per contenere la spesa corrente sono ancora poco incisive ed efficaci: il costo del personale pubblico è diminuito del 2,11% ma – rileva la commissione – dipende, in gran parte, dal trasferimento delle voci nei bilanci degli enti di riferimento come il Cons e l'Aasp. In aumento vertiginoso la spesa in conto capitale, cresciuta del 48,26%, sull'onda dei 77.443.578 euro, destinati alla copertura delle perdite della Cassa di Risparmio.
Una delle 1.402 pratiche esaminate risulta illegittimata, ma non è precisato di quale si tratti; 644 quelle legittime, 62 sono state sospese. La commissione ha precisato di non aver potuto produrre una relazione approfondita e il parere tecnico, perché – si legge – “non sono pervenuti alcuni fondamentali documenti e chiarimenti”. Risultano dunque in fase di approfondimento: la gestione degli appalti pubblici, in particolare per i rifiuti; il controllo da parte dell'Aass della partecipata Net.co; l'eventuale risoluzione della Convenzione Sinpar; il controllo della gestione di enti come l'Iss e l'Azienda Servizi.


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