Viene indicata come la riforma prioritaria, quella da cui partire per arrivare, entro l’anno, ad un “nuovo impianto, più sostenibile e più lungimirante”. Anis detta le tappe temporali: raccolta e analisi dei dati e indicazione degli obiettivi, entro maggio. Sarà poi una estate di confronto, partendo dalla condivisione delle risultanze tecniche, a giugno, e mettendo poi sul tavolo proposte migliorative, da dibattere, entro la metà di luglio. La proposta di legge dovrebbe arrivare in Aula, per gli Industriali, entro agosto, in prima lettura e concludere l’iter legislativo entro ottobre, per entrare poi in vigore dal 1 gennaio 2022.
Pensioni: prima grande riforma – dice Anis – che “riguarda in primo luogo chi fa parte o ancora deve entrare nel mondo del lavoro” e proprio con questa parte di popolazione chiede di “costruire il patto generazionale su cui si fonda il rapporto tra la contribuzione durante gli anni lavorati e l’erogazione delle prestazioni future”. Invoca un impianto sostenibile nel tempo, riequilibrando entrate e uscite, evidenziando come quest’anno il saldo negativo supererà i 50 milioni di euro. Da Anis un cronoprogramma allargato a tutti i provvedimenti urgenti: insieme alla pensioni, invocano entro l’anno anche interventi sul Lavoro e di spending review; entro il 2022, invece, introduzione dell’IVA e accordo con l’Unione Europea.
Il cronoprogramma di Anis