Riunito il consiglio confederale CDLS. In agenda i rinnovi dei contratti, le riforme e la vertenza dei frontalieri. Il segretario della CDLS, Marco Beccari, ha aperto i lavori esprimendo forti perplessità sul metodo del confronto scelto dal governo: “I documenti relativi alle riforme sono prima oggetto di dibattito nell’aula parlamentare, e gli ordini del giorno che ne scaturiscono sono di fatto vincolanti per la successiva trattativa con le parti sociali. Una modalità - secondo Beccari - che rischia di ridimensionare il ruolo del sindacato e delle altri parti sociali. Sulle grandi scelte economiche ed istituzionali – per il segretario della Cdls - va invece aperto un confronto preventivo con le organizzazioni sindacali. Sulla riforma previdenziale – ha poi ricordato Beccari - non si sono viste proposte e sul fronte della riorganizzazione della macchina statale non è ancora “arrivata sul tavolo del sindacato la dotazione organica minima. Idem per quanto riguarda il mercato del lavoro. Si profila un autunno molto intenso inoltre per l’irrisolta vertenza dei lavoratori frontalieri. Le forze sindacali hanno già presentato al governo sammarinese una serie di proposte su cui lavorare insieme, mentre deve continuare il pressing nei confronti dei parlamentari italiani”. A fine anno , inoltre, l’appuntamento con il rinnovo dei contratti dei due settori tradizionalmente più importanti del mondo del lavoro sammarinese: pubblico impiego e industria e artigianato, con circa 12 mila i lavoratori interessati. “Su questo importante e delicato passaggio contrattuale - spiega il segretario della CDLS - l’impegno della Centrale Sindacale unitaria è quello di trovare una convergenza su obiettivi comuni sia per i lavoratori del settore pubblico che per quelli del privato a partire dalla salvaguardia del potere d’acquisto di salari e stipendi.
Riproduzione riservata ©