Si è riunito a Rimini il Consiglio Sindacale Interregionale San Marino-Emilia Romagna-Marche, composto dai rappresentanti di CSdL e CDLS, e di CGIL, CISL e UIL delle due regioni. Al centro dell’incontro la questione frontalieri, o meglio quanto la crisi occupazionale che sta toccando sia San Marino che le province limitrofe si rifletta sui lavoratori italiani occupati a San Marino.
La preoccupazione principale espressa da tutti gli intervenuti si è incentrata proprio sul rischio che i primi a pagare la crisi possano essere proprio i lavoratori frontalieri. Da qui l’impegno di inserire nei diversi tavoli anticrisi i problemi di questi lavoratori; in particolare, nelle situazioni di crisi che si determineranno in aziende che hanno stabilimenti sia nei territori italiani che sammarinesi, come l’SCM, le organizzazioni sindacali inoltreranno la richiesta di utilizzare gli ammortizzatori e di evitare i licenziamenti.
Sulla problematica è stato annunciato un Convegno che si terrà prima dell’estate.
La preoccupazione principale espressa da tutti gli intervenuti si è incentrata proprio sul rischio che i primi a pagare la crisi possano essere proprio i lavoratori frontalieri. Da qui l’impegno di inserire nei diversi tavoli anticrisi i problemi di questi lavoratori; in particolare, nelle situazioni di crisi che si determineranno in aziende che hanno stabilimenti sia nei territori italiani che sammarinesi, come l’SCM, le organizzazioni sindacali inoltreranno la richiesta di utilizzare gli ammortizzatori e di evitare i licenziamenti.
Sulla problematica è stato annunciato un Convegno che si terrà prima dell’estate.
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