"La cosa di cui vado più fiero? Del mio staff". Se sarà un addio o un arrivederci quello di Federico Pedini Amati alla Segreteria al Turismo, lo sapremo dopo il 9 giugno. Intanto mette sul piatto una eredità pesante: turisti tornati sopra i due milioni nel 2023 (2.028.579); una ripresa degli arrivi sia in auto che in pullman. Destagionalizzazione degli afflussi, trend di crescita degli stranieri, soprattutto americani, e permanenza in territorio che si avvicina alla media delle due notti (1,77). A pesare il boom dei B&B, con la legge di recente istituzione.
Nella serie di 'slide' proiettate in conferenza stampa spicca il grafico degli eventi: passati da 22, nel 2019, a 110, oggi. Praticamente due giorni di eventi su 3, "Pur con gli stessi capitoli di spesa", precisa Pedini Amati, che invita, chi verrà dopo di lui, a investire più risorse sul turismo, motore trainante dell'economica sammarinese, come ribadito dallo stesso Fmi.
Davanti a staff di Segreteria e Ufficio del Turismo ricorda quanto fatto in termini di rapporti bilaterali, sia con l'Italia che con le istituzioni mondiali, non ultimo, la vittoria di un altro bando europeo per nuovi contributi. Finanziamenti arrivati anche grazie al "Tavolo turistico territoriale", che unisce San Marino a 125 comuni di Emilia Romagna e Marche: "Un grande vanto", dice il SdS al Turismo.
Così come i 'voucher' che 'torneranno'. Elenca lo stato dei rapporti con gli altri Stati, Arabia Saudita in primis, consapevole - dice - "che non avrò i voti dei cittadini di Torraccia, ma io sull'aviosuperficie voglio andare avanti". Così come mette in agenda, se rieletto, la convenzione Sinpar. "Ci abbiamo rimesso troppi milioni di euro" e la "Smac turistica". Guarda ai giovani, per i quali manca uno spazio per eventi musicali, come una discoteca, anche questo segnato in agenda, insieme al Treno biancazzurro e 'Una voce per San Marino'.
Capitolo tassa di soggiorno: ha fruttato finora circa 574 mila euro, destinati al decreto per la ristrutturazione degli alberghi.
Pedini Amati sigilla questa fine legislatura, con una macchina del turismo avviata, forte del Piano Strategico che garantisca anche sviluppo economico, guardando al contempo ad un turismo sempre più sostenibile e accessibile.