Che vi sia tanta strada da fare – sul terreno della semplificazione per le imprese - lo si capisce dalla classifica “Doing Business” di Banca Mondiale. Il Titano si piazza in una non invidiabile 93esima posizione, tra Arabia Saudita ed Uruguay. La Repubblica, tuttavia, sta tentando di recuperare terreno. Nel luglio scorso la nomina – da parte del Congresso – di un apposito Gruppo di Lavoro, con l'obiettivo – come sottolinea Fixing - di “migliorare il rapporto tra aziende e PA”. Una relazione sarebbe già al vaglio delle parti sociali. Tra i punti nodali il passaggio dal regime delle licenze alla “Comunicazione unica”. “Dobbiamo arrivare - spiega Andrea Zafferani - al punto in cui le società una volta nate debbano poter operare senza che gli uffici autorizzino qualcosa”. Un passaggio dunque, da un regime autorizzativo ad uno di controlli “ex post”. E in questo – continua il Segretario di Stato all'Industria – avrà un ruolo importante il concetto di “silenzio assenso”. Decisive, nel processo di semplificazione, anche la Conferenza dei Servizi e la “Segnalazione Certificata di Inizio Attività”. Prevista, entro la fine dell'anno, l'attivazione della firma digitale e della posta certificata: l'obiettivo è giungere quanto prima alla fatturazione elettronica.
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