Salgono a 19 le imprese che negli ultimi 4 mesi hanno chiesto di ridurre il personale. A lanciare l’allarme il segretario della federazione industria CDLS. Dopo 12 accordi di mobilità e cassa integrazione sottoscritti per salvare 35 posti di lavoro, altre sette aziende attive nei settori della meccanica, telefonia, impianti elettrici e videogiochi, hanno proclamato lo stato di crisi. 10 persone hanno ricevuto la lettera di licenziamento per un totale di 45 nel periodo maggio-agosto. Per Giorgio Felici serve un patto per lo sviluppo.
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