Si sono dati appuntamento sul Pianello, per contestare gli aumenti delle bollette di luce e gas e soprattutto “la decisione unilaterale dell’Authority che, secondo i vertici sindacali, ha un chiaro mandato politico da parte del Congresso di Stato”. Di qui la decisione di protestare in concomitanza con i lavori del Congresso di Stato e di chiedere un incontro urgente con tutti i componenti dell’Esecutivo. La volontà di delegare ad un organismo “terzo” la determinazione delle tariffe, è stata sempre contestata dalla CSU e dalle Associazioni dei consumatori che accusano il Governo di essersi nascosto lasciando che fosse l’Authority a proporre i rincari.
Sulla decisione dell’Authority il Governo chiederà di pronunciarsi al Consiglio Grande e Generale che scaturirà dalle prossime elezioni. “Una risposta salomonica e non condivisibile - dice il sindacato - che mantiene inalterata la decisione di aumentare le tariffe di luce e gas con importi che vanno dall’8 al 12% dal primo ottobre”. “Nessuno intende sfuggire alle proprie responsabilità” replica l’Esecutivo.
I Segretari di Stato Foschi, Chiaruzzi, Masi e Mularoni hanno ricordato alla CSU che non esiste alcuno strumento per intervenire, dal momento che la legge delega ogni decisione all’Authority. L’unica strada percorribile è quella indicata dall’articolo 9 della legge 2001 che prevede l’intervento del Consiglio Grande e Generale ed è questa la via che si seguirà, ma esclusivamente per tutelare le fasce più deboli.
Sulla decisione dell’Authority il Governo chiederà di pronunciarsi al Consiglio Grande e Generale che scaturirà dalle prossime elezioni. “Una risposta salomonica e non condivisibile - dice il sindacato - che mantiene inalterata la decisione di aumentare le tariffe di luce e gas con importi che vanno dall’8 al 12% dal primo ottobre”. “Nessuno intende sfuggire alle proprie responsabilità” replica l’Esecutivo.
I Segretari di Stato Foschi, Chiaruzzi, Masi e Mularoni hanno ricordato alla CSU che non esiste alcuno strumento per intervenire, dal momento che la legge delega ogni decisione all’Authority. L’unica strada percorribile è quella indicata dall’articolo 9 della legge 2001 che prevede l’intervento del Consiglio Grande e Generale ed è questa la via che si seguirà, ma esclusivamente per tutelare le fasce più deboli.
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