E' un messaggio forte e determinato quello che l'Attivo unitario dei delegati Csu lancia alla politica, soprattutto in questa fase che precede la presentazione della Finanziaria 2016. Parola d'ordine: “confronto”; e “un no deciso a misure che penalizzano i lavoratori e lo stato sociale”. Grande è la preoccupazione per il debito pubblico, che ammonta a 260 milioni di euro, e per l'assenza – ribadiscono - di un progetto di sviluppo economico-occupazionale, come emerge anche dal documento di programmazione economica. Per tenere alta l'attenzione sulla questione morale, inoltre, l'invito a seguire con attenzione lo svolgimento del processo sul Conto Mazzini, “con la richiesta – sottolinea il sindacato - di fare luce sulle responsabilità di queste vicende di malaffare, per rendere il paese veramente pulito e trasparente”. Non manca l'appello affinché la gestione della casa di riposo di Fiorina sia completamente pubblica, quindi in capo all'Iss, sollecitando i cittadini a partecipare alla raccolta firme a sostegno di questo obiettivo. La Csu torna anche a chiedere la riforma dell'intero sistema pensionistico, in primis per garantire pensioni adeguate ai giovani, e chiede allo Stato di restituire in tempi utili i 40 milioni di euro, “indebitamente sottratti – rimarcano - al fondo pensioni dei lavoratori dipendenti”. Infine l'auspicio di arrivare finalmente al passaggio dalla monofase all'Imposta generale sui consumi, prevedendo però adeguate sanzioni per evitare evasione e truffe, e più efficaci strumenti di controllo dei prezzi e delle tariffe a tutela dei consumatori.
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