Burocrazia snella, un sistema di regole chiare, efficienza nella pubblica amministrazione, infrastrutture moderne ed accreditamento sui mercati internazionali: i fattori di competitività delle imprese al centro degli incontro tra Anis e partiti politici. In vista del voto del 9 giugno gli industriali ribadiscono l'esigenza che il sistema Paese “che continua- sottolineano anche in questa occasione - ad essere sostenuto dall'economia reale”- renda concrete le parole competitività ed attrattività.
Tra le priorità, da portare a compimento nella prima parte della legislatura: introduzione sistema Iva, che getterebbe le basi per il superamento del "documento T2" nell'interscambio commerciale. Poi incentivi sull'innovazione tecnologica, sulla viabilità, sulla sostenibilità, politiche energetiche- compresa la piena fruibilità della cogenerazione, il ciclo dei rifiuti e l'avvio di un processo di informatizzazione e digitalizzazione delle procedure. Anis guarda con favore all'Accordo UE, invitando però a dotare il sistema economico di tutti gli strumenti necessari.
“Abbiamo chiesto a gran voce”, conclude Neni Rossini, “il coraggio di compiere le scelte, perché l’elettorato si esprimerà sull’operato di un governo in base ai risultati che sarà stato in grado di raggiungere”.