“Il Memorandum con Banca d'Italia lo perseguiamo – dice la Presidente di Banca Centrale, Catia Tomasetti - lo perseguiamo da tempo. Vi ricordo che, prima del mio arrivo, i rapporti con Banca d'Italia erano inesistenti. E questo era dovuto proprio al fatto che, alcuni anni prima, sia la Banca Centrale che Banca d'Italia erano pronti alla firma del memorandum. Rispetto a quella firma, la Banca Centrale di San Marino si è sottratta, in una maniera che portò anche al verificarsi di un grandissimo sgarbo istituzionale tra le due istituzioni”.
Da rapporti definiti inesistenti, all'ultimo protocollo siglato in materia di circolazione del contante. “Un processo virtuoso, in un lavoro corale, per cui oggi – dice la Presidente – le due istituzioni si parlano, collaborano, siglano documenti ufficiali”. E in questo quadro colloca il futuro del Memorandum con via Nazionale:
“Il Memorandum of Understanding per me rimane sicuramente un punto d'arrivo. Il contenuto di quel memorandum lo dovremmo stabilire insieme, non solo noi come Banca Centrale, ma anche la politica e anche alla luce delle finalità del sistema economico sammarinese. Non è, a mio avviso, un risultato irraggiungibile, anzi, sono fiduciosa...”.
Rapporti fra vigilanze, si guarda alla BCE e al ruolo di Banca Centrale, nella prospettiva dell'Associazione all'UE: “Questo lo dovrà decidere la politica. Ovviamente negli scenari che le autorità politiche decideranno di delineare noi ci adegueremo e cercheremo di provvedere molte soluzioni con lo spirito di adattabilità che deve avere un autorità di vigilanza moderna. Non sarà difficile per noi adeguarci a nessuno degli scenari che si prefigureranno, in quanto da tempo c'è sintonia con le nostre omologhe autorità europee, con la BCE; la normativa europea è stata sostanzialmente recepita nel Paese. Per cui, sicuramente sapremo adattarci a qualunque scenario”.
Nel video, estratti dall'intervista alla Presidente di Banca Centrale, Catia Tomasetti